Non usare questo prodotto naturale per pulire le orecchie del gatto: ecco cosa consiglia il veterinario

La pulizia delle orecchie del gatto è una pratica che richiede attenzione, delicatezza e competenza: intervenire senza le giuste indicazioni può causare danni o aggravare condizioni già esistenti. Sebbene si trovino spesso suggerimenti su rimedi naturali o casalinghi per la pulizia del condotto auricolare felino, i veterinari mettono in guardia contro l’uso spontaneo di prodotti non specifici, in particolare alcuni tra i più diffusi, come aceto di mele, aceto bianco, acqua ossigenata e alcool. L’uso di queste sostanze, benché considerato “naturale” o “ecologico”, può causare irritazione, escoriazioni e gravi lesioni alle delicate mucose auricolari del gatto.

Perché evitare rimedi casalinghi e il fai da te

La delicatezza dell’orecchio felino impone di non improvvisare con soluzioni alternative e non testate. Non conoscere lo stato reale di salute del condotto uditivo può portare a complicazioni: lesioni, infezioni o corpi estranei presenti all’interno possono essere peggiorati dall’applicazione di sostanze aggressive. Aceto, acqua ossigenata e alcool non sono ammessi per la pulizia dell’orecchio in quanto possono:

  • Causare irritazione della pelle e delle mucose.
  • Favorire l’autotraumatismo con graffi o escoriazioni.
  • Peggiorare condizioni cliniche preesistenti, come otiti, micosi o dermatiti.
  • Modificare l’ambiente del condotto uditivo, promuovendo la crescita di batteri o lieviti dannosi.

Il consiglio dei veterinari è netto: niente rimedi casalinghi o improvvisati. Una visita specialistica consente di valutare lo stato di salute dell’orecchio e di prescrivere, se necessario, il giusto trattamento medico, che potrà essere una terapia farmacologica o l’utilizzo di detergenti specifici testati e sicuri.

Come effettuare la pulizia corretta secondo il veterinario

In caso di vera necessità, la pulizia va effettuata solo con prodotti specifici per animali, preferibilmente raccomandati dal medico veterinario e acquistabili in farmacie o negozi specializzati. Questi prodotti, sia chimici che naturali, sono formulati per rispettare la fisiologia dell’orecchio felino e per non provocare irritazioni. Tra le soluzioni naturali più comuni, olio di neem, tea tree oil e estratti di piante come pino silvestre e amamelide vengono utilizzati nei detergenti auricolari studiati per animali domestici, ma sempre dopo la valutazione del professionista.

La procedura corretta prevede pochi e semplici passaggi:

  • Utilizzare soluzioni auricolari dedicate seguendo scrupolosamente le modalità d’uso.
  • Instillare il prodotto nell’orecchio e massaggiare la base del padiglione auricolare per favorire la distribuzione.
  • Dopo pochi minuti, rimuovere delicatamente il cerume con batuffoli di cotone o salviette apposite.
  • Non utilizzare mai cotton fioc, poiché aumentano il rischio di lesioni e possono spingere il cerume più in profondità.

Per la prevenzione di problemi auricolari, è importante controllare regolarmente lo stato delle orecchie e rivolgersi tempestivamente al veterinario in caso di rossore, cattivo odore, secrezioni abbondanti o prurito intenso.

Prodotti naturali sicuri e prodotti da evitare

Nonostante il crescente interesse per i prodotti naturali, non tutte le sostanze di origine naturale sono adatte alla cura dell’orecchio del gatto. Le formulazioni professionali a base di estratti botanici (come l’olio di neem, il tea tree oil in diluizione sicura, l’amamelide e l’aloe) sono opportunamente studiate per detergere senza causare danni. Questi oli vantano proprietà antibatteriche, antifungine, lenitive e in alcuni casi, combattono gli acari auricolari, pur essendo molto delicati.

I prodotti naturali da evitare includono invece:

  • Aceto di mele e aceto bianco: nonostante sia citato per la sua azione antisettica, in veterinaria è fortemente controindicato per il gatto, poiché irrita la mucosa e predispone a infiammazioni.
  • Acqua ossigenata: non deve essere utilizzata per la pulizia delle orecchie dei gatti, diversamente da alcuni usi in medicina umana, per il rischio di abrasioni, bruciore e ulcerazioni.
  • Alcool: produce secchezza, irritazione e lesioni cutanee, oltre a essere molto doloroso in caso di microferite.
  • Sostanze non testate o preparate per uso umano: molti prodotti destinati agli umani sono inadatti agli animali e possono provocare gravi reazioni avverse.

In sintesi, la regola è preferire sempre prodotti auricolari specifici per animali domestici, naturali o meno, evitando tutto ciò che non è studiato per il gatto.

Segnali di allarme e quando rivolgersi al veterinario

La pulizia del padiglione auricolare non deve diventare una routine ossessiva. Di norma, i gatti si puliscono autonomamente, e l’intervento umano è consigliato solo in caso di:

  • Accumulo eccessivo di cerume visibile e maleodorante.
  • Presenza di secrezioni scure che possono indicare una infestazione da acari.
  • Cattivo odore persistente o arrossamento del padiglione auricolare.
  • Gatto che si gratta spesso le orecchie, scuote la testa o si lamenta.
  • Lesioni, croste, ferite visibili all’interno dell’orecchio.

In presenza di uno o più di questi sintomi, la prima indicazione è NON intervenire con rimedi casalinghi, ma prenotare un controllo dal veterinario. Solo dopo la valutazione otoscopica sarà possibile scegliere la terapia idonea, che potrebbe includere farmaci, detergenti naturali sicuri o trattamenti antiparassitari.

La salute delle orecchie del gatto è strettamente legata al benessere generale e all’igiene quotidiana, tuttavia un intervento errato o invasivo può trasformare una semplice pulizia in un problema serio. Affidarsi ai professionisti, usare prodotti testati e diffidare di soluzioni improvvisate sono le chiavi per proteggere la sensibilità uditiva felina e garantire una vita sana e felice al proprio amico peloso.

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